a cura di Lorenzo Canova
La poesia tra mito e presente, un viaggio di discesa e risalita tra distruzione e rinascita, il tempo e la sua assenza che si collegano in un’unione misteriosa: in Un giorno di guerra il Collettivo Gentili Palmisano dà vita a una grande opera costruita sul binomio delle parole e delle cose, in cui i versi di Sonia Gentili prendono forma attraverso l’azione visiva di Ambrogio Palmisano.
Il MUSEONUOVAERA si trasforma così in un luogo da percorrere attraverso dei passaggi segnati dalla poesia e dal suo incontro e dal suo scontro con gli oggetti, tra le rovine e le reliquie di una natura disseccata.
In questo modo, incontriamo le due facce di Demetra e Persefone che ripetono il loro eterno ritorno nello spazio del profondo, prima della Favola, nella sua sospensione tra il buio e la luce, tra il sonno e la veglia, che annuncia il ridestarsi del mondo al confine con le acque perenni del mito e dell’inconscio.
Entriamo dunque nel cuore della mostra, con l’installazione composta da detriti e da un albero secco nella quale galleggiano i fogli elettronici con i frammenti della poesia Un giorno di guerra, che ricompare incisa sul nero nella parete di fondo, come il centro di un trittico completato dai testi dinamici delle poesie Guerra e Alberi.
Gentili e Palmisano ci conducono quindi nelle simmetrie e nelle rotture nascoste nell’architettura segreta della poesia, nella sua capacità di perforare l’opacità del reale permettendo una forma differente di conoscenza.
La tragedia del nostro presente di guerra e di morte si trasforma, pertanto, in modo allusivo, nelle parole che si fanno e si disfano sugli schermi e sulle pareti, nell’illusione o nella speranza che il verso faccia germinare ancora la natura disseccata adagiata all’incrocio dei versi, consumata dalla polvere delle macerie e dal rumore dei cingolati sulla neve.
Così, di fronte alle ferite del mondo che diventa nero e al sangue che incide la fine nella storia, l’oracolo della poesia ci offre forse il sogno del melograno e la speranza della resurrezione, nella preghiera cieca del profeta che invoca Persefone per far sbocciare di nuovo i fiori di Demetra sulla terra senza più radici.
Opening
sabato 12 aprile ore 18
Fino al 10 maggio 2025
tutti i giorni tranne mercoledì e festivi dalle 17:30 alle 20:30
MUSEONUOVAERA
Contemporary art gallery
Strada S. Giorgio Martire 9 C | Bari tel. +39 333 446 2929
rosemarie.sansonetti@yahoo.it | www.museonuovaera.com